È in arrivo il reddito di cittadinanza, infattl l’Inps ha comunicato esito ed importo della misura per coloro i quali avevano fatto domanda entro il 31 marzo 2019. Saraano le Poste Italiane a pagare l’importo previsto accreditandolo sull’apposita carta prepagata.
In base alle ultime statistiche, circa il 50% percepiranno un importo inferiore ai 500,00€, mentre in alcuni casi si arriva persino sotto ai 50,00€. Per i tempi di accredito invece tutto è nelle mani di Poste Italiane, con le prime somme del reddito di cittadinanza che dovrebbero arrivare entro la prima settimana di maggio.
Cogliamo l’occasione per fare un pò di chiarezza sul Reditto di Cittadinanza che è iuna misura assistenziale prevista dal Governo come sostegno per le famiglie in difficoltà che comprende, oltre all’inserimento in un percorso per il reinserimento lavorativo e sociale, il riconoscimento di una certa somma in denaro il cui importo varia a seconda del reddito familiare.
La normativa del reddito di cittadinanza è rivolta agli italiani e agli stranieri, purché residenti in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi due in maniera continuativa); ci sono poi delle norme ad hoc per i disabili, mentre per gli Over 67 questo acquista il nome di pensione di cittadinanza.
Pertanto il reddito di cittadinanza è uno strumento di sostegno economico rivolto alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà. A queste famiglie il reddito percepito viene integrato di una certa somma fino ad arrivare ad una determinata soglia, variabile a seconda della composizione del nucleo familiare.
Lo stesso vale per gli over 67: questi infatti dovrebbero avere un reddito familiare non inferiore ai € 7.560.
Attenzione, però, il reddito di cittadinanza non è una sola misura assistenziale; oltre al contributo mensile, infatti, il beneficiario deve sottoscrivere un accordo con il centro per l’impiego accettando di frequentare dei corsi di formazione, di partecipare a dei lavori socialmente utili e di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro che gli verranno presentate; in caso di mancato rispetto di questi obblighi si perde il diritto al reddito di cittadinanza.
i requisiti necessari per beneficiare di questa misura di contrasto sono:
- essere in possesso della cittadinanza italiana, oppure cittadini di uno Stato membro UE. È riconosciuto anche agli stranieri in possesso di regolare permesso di soggiorno;
- aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 anni in maniera continuativa;
- avere un ISEE inferiore a 9.360€;
- avere un patrimonio immobiliare (nel quale non è compresa la casa d’abitazione) inferiore a 30.000€. Sono considerati anche i patrimoni detenuti all’estero;
- avere un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000€. Questo limite è innalzato di 2.000€ per ogni componente familiare successivo al primo (fino ad un massimo di 10.000€). Vi è poi un incremento di 1.000€ per ogni figlio successivo al secondo, e di 5.000€ in caso di presenza di una persona con disabilità nel nucleo familiare;
- avere un reddito familiare non superiore a 6.000€. Questa soglia è aumentata a 9.360€ qualora il nucleo familiare sia in affitto;
Non hanno diritto al reddito di cittadinanza, invece:
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di auto o moto immatricolati nei 6 mesi precedenti alla richiesta del RdC, nonché di auto di cilindrata superiore ai 1.600 cc e moto di cilindrata superiore ai 250 cc immatricolati negli ultimi 2 anni;
- i nuclei familiari dove un componente sia in possesso di navi e imbarcazioni da diporto;
- i soggetti che si trovano in stato detentivo per tutta la durata della pena;
- nuclei familiari dove uno dei componenti risulti essersi dimesso dal lavoro nei 12 mesi antecedenti al momento della domanda (ad eccezione delle dimissioni per giusta causa).
Gli importi del reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza non ha un importo fisso; varia in base alla situazione economica della famiglia che lo richiede. Il beneficio economico si compone di due differenti elementi:
- integrazione fino a 6.000€ (annui) del reddito familiare;
- integrazione pari all’ammontare del canone annuo di locazione (fino ad un massimo di 3.360€ annui) per le famiglie che sono in affitto. È prevista poi un integrazione (ma fino ad un massimo di 1.800€ annui) per i nuclei familiari che risiedono in un’abitazione di proprietà ma per la quale è stato contratto un mutuo.
Per quanto riguarda l’integrazione del reddito familiare in presenza di più componenti questo viene moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza, ovvero:
- +0,4 per ogni componente familiare maggiorenne successivo al primo;
- +0,2 per ogni componente minorenne.
Questo può essere incrementato fino ad un massimo del 2,1, elevabile a 2,2 qualora nel nucleo familiare ci sia un disabile.
Il beneficio economico complessivamente non può superare i 9.360€ annui, ossia i famosi 780€ mensili (anche questa soglia va moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza
Questo, invece, non può essere inferiore ai 480€ annui
Durata e tempistiche del reddito di cittadinanza
Questo spetta all’interessato per tutto il periodo in cui ne soddisfa i requisiti. La misura, però, non può avere una durata superiore ai 18 mesi.